LICEO SCIENTIFICO QUADRIENNALE


Nel 2018 è stato istituito all’interno del Liceo un nuovo indirizzo sperimentale:il liceo scientifico quadriennale che proprio a Giugno di quest’anno chiuderà il suo primo ciclo completo di sperimentazione. 

La particolarità di questo corso è che, invece di portare a termine il percorso scolastico durante i tradizionali 5 anni di superiori, i ragazzi ne impiegano soltanto quattro e per fare tutto il programma ministeriale in tempi ridotti vengono utilizzati metodi di insegnamento e di organizzazione del programma diversi da quelli canonici.


Abbiamo posto alcune domande a tre ragazzi, per cercare di comprendere meglio in che cosa consiste questo nuovo indirizzo, che stanno frequentando l’ultimo anno di questo liceo: Maddalena Mambelli, Lorenzo Barzanti e Matilde Maretti.


-Perché hai scelto di frequentare questo indirizzo, proprio nell’anno in cui è stato presentato?


Per quanto riguarda Maddalena, lei ha scelto l’indirizzo quadriennale perchè venuto il momento della scelta era indecisa fra l’indirizzo tradizionale e quello delle scienze applicate. Proprio in quell’anno è stato presentato il nuovo indirizzo quadriennale e per poter conciliare il suo voler studiare latino con l’interesse per l’informatica ha deciso di intraprendere il nuovo percorso proposto. Inoltre Maddalena era anche incuriosita dalla possibilità di studiare storia completamente in lingua inglese durante il terzo e quarto anno, possibilità che non è presente negli indirizzi classici. L’appoggio della sua famiglia è stato per lei fondamentale nella decisione finale di buttarsi in questa nuova esperienza. 

Lorenzo ci ha rivelato che proprio come Maddalena anche lui era interessato all’informatica ma non voleva frequentare un indirizzo che fosse privo del latino, come quello delle Scienze Applicate. E’ inoltre stato attratto da questo indirizzo proprio per il suo essere una novità, caratteristica che lo ha spinto ad iscriversi. 

Matilde, come i suoi compagni, ha scelto questo percorso per la sua innovazione e presenza del latino e della lingua inglese più che negli altri indirizzi, gli open day messi a disposizione dalla scuola la hanno molto aiutata a prendere la sua decisione perchè i professori si sono dedicati in modo molto appassionato al progetto facendo loro promesse che sono state tutte rispettate nei limiti del possibile a causa purtroppo della DAD. 


-Come è stato il percorso di questi quattro anni, cosa ti ha maggiormente messo alla prova?


All’inizio del percorso Maddalena era molto preoccupata di non essere all’altezza delle aspettative del corso, ma proseguendo con gli studi si è resa conto che si tratta di un indirizzo per quanto impegnativo, fattibile e tutto sommato, grazie alla possibilità di recuperare le verifiche e le interrogazioni insufficienti, il percorso è stato ulteriormente facilitato, nonostante la corsa contro il tempo a causa della pandemia, che le ha generato molta ansia. Maddalena è una ragazza molto determinata e per questa sua caratteristica si è trovata spesso durante il suo percorso a dover passare tante ore sui libri e qualche volta a dover accettare voti sotto le sue aspettative, nonostante il grande studio giornaliero. 

Lorenzo ci ha spiegato che per lui una delle cose più difficili è stato vedere gli altri studenti del liceo uscire prima da scuola a causa dei differenti orari del suo indirizzo oppure proprio a causa di questi ultimi, iniziare prima dei suoi amici la scuola a settembre o dover essere a scuola il pomeriggio per farsi interrogare.

Matilde ha accusato molto la DAD durante i quattro anni e ha apprezzato il fatto che le unità didattiche fossero molto collegate tra loro per avere in questo modo un insegnamento lineare e completo allo stesso tempo. Lei ha accusato molto il passaggio dalla prima alla seconda perché quest’ultima ha richiesto a lei un maggiore impegno, seppur sostenibile. 


-Cosa ti aspetti dall’esame di stato e dalla conseguente scelta dell’università?


La preoccupazione principale di Maddalena è la seconda prova e avendo passato metà del suo percorso in DAD teme di aver perso parte del programma necessario all’esame. Tuttavia, nonostante le preoccupazioni legate alla pandemia e alle sue conseguenze, il quadriennale per quanto riguarda la matematica (e quindi la seconda prova) ha sempre sottoposto i ragazzi da programma a verifiche scritte e non orali al fine di ottimizzare i tempi, caratteristica che per Maddalena è molto vantaggiosa ai fini dell’esame di stato.Per quanto riguarda l’università lei non si sente pienamente pronta poiché, nonostante abbia tutte le basi per affrontare qualsiasi facoltà, è incerta sull’università da scegliere. 

Lorenzo si sente pronto ad affrontare la maturità nonostante la DAD poiché crede che il suo indirizzo gli abbia fornito le basi necessarie a compiere al meglio tutte le prove. 

Matilde invece ritiene che, per l’università, sia più importante dell’esame in sé la preparazione che il quadriennale ha dato a ciascuno di loro, formandoli su tutte le materie al pari di tutti gli altri indirizzi presenti. Dal punto di vista psicologico, proprio a causa della DAD, Matilde non si sente pienamente pronta ad affrontare esame e università poiché sente di essere stata privata in qualche modo di parte del percorso. 


-Se potessi tornare indietro rifaresti la tua scelta e consiglieresti il tuo indirizzo ad altri ragazzi?


Se potessero tornare indietro tutti e tre i ragazzi intervistati rifarebbero la loro scelta poichè la loro esperienza al quadriennale è stata, per quanto impegnativa e ricca di prove da preparare e di lavoro da svolgere, ricca di positività. Ognuno di loro ha apprezzato le possibilità innovative che vengono offerte ai ragazzi come quella di poter recuperare le insufficienze con nuove prove. Ognuno di loro consiglierebbe questo indirizzo, ma sottolineando il fatto che esso richieda una maggiore responsabilità, maturità e organizzazione al fine di portare a termine il programma in minore tempo con i migliori risultati possibili. Matilde in particolare ha apprezzato molto che il quadriennale sia un indirizzo nel quale viene costantemente chiesto ai ragazzi come si potrebbe migliorare sotto diversi aspetti al fine di rendere di anno in anno migliore la vita scolastica, tutto ciò contribuisce ad aumentare la dinamicità del percorso. 


Alessia Pascali, Martina Giunchi, Giorgia Bartolucci, Francesca Lensi


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